4° Btg RGT Kaiserjäger

Il Reggimento Kaiserjäger è il risultato di una lunga evoluzione, iniziata nel ‘700, dei corpi di fanteria leggera dell’Esercito Austriaco.

Il loro nome nasce nel 1815 (prima era il 64° Reggimento cacciatori a reclutamento Tirolese e Voralberg) quando l’imperatore Francesco II ordina che l’unità sia passata sotto la sua diretta dipendenza.

Da allora non ebbe più un numero ma fu conosciuto solo come Kaiser-Jäger-Regiment (Cacciatori dell’Imperatore) e nell’‘800 diventerà una delle unità più temute sui campi di battaglia europei.

Veloci, eccellenti tiratori, aggressivi nell’ assaltare le unità nemiche e tenaci nel difendere le postazioni a loro affidate, combattono in piccoli gruppi colpendo le truppe avversarie ed i loro graduati con tiri di precisione o con le loro lunghe baionette fendenti.

In marcia fungono da esploratori delle colonne e ne pattugliano i fianchi a scopo difensivo.

Un serrato addestramento e la pratica costante del tiro su bersaglio permette loro di attaccare indifferentemente: fanteria, cavalleria, artiglieria e postazioni nemiche particolarmente difese o poste in luoghi impervi.

In tutta la loro storia avranno un armamento molto efficace basato principalmente su una Carabina rigata nei mod.1769 /1796/1807/1842/1849/1854 (solitamente con calibro inferiore ai 14mm, ma molto precisa) e una baionetta fendente.

Loro segno distintivo è l’Hut ,un cilindro dalle tese ripiegate ornato con: un pompon giallo (nel periodo napoleonico) o delle piume di Gallo forcello ed un fregio metallico a forma di corno ed aquila Tirolese nelle Guerre Risorgimentali.

La loro divisa cambierà molte fogge ma sarà sempre di colore grigio azzurro (Hechtgrau ) bordato di verde (gras grun) con buffetterie nere e la bacchetta, per il caricamento del fucile, appesa al fianco insieme ad un corno porta polvere.

Per tutto il ‘700,in caso di guerra, l’Austria arruola svariate unità di combattenti denominate Freikorps, composte da uomini abituati a sparare e combattere (provenivano da zone di confine, avevano precedenti militari oppure erano provetti cacciatori) che, dopo l’addestramento, venivano impiegati in battaglia come fanteria leggera.

Alla fine del secolo due unità Freikorps diventeranno gli archetipi dei Kaiserjäger: il Deutsches Jäger-Corp (a reclutamento Tedesco) che combatterà fra il 1796 ed il 1800 in Italia a: Bassano, Castiglione, Rivoli, Verona, Cassano, Mantova, Alessandria, Ceresara, sul Trebbia e sul Mincio (è proprio di questa unità che Vivere il risorgimento schiera un gruppo di Jager armato con carabina 1769).

Ed il Tyroler-Schärfschützen-Corps di reclutamento Tirolese, che combatterà a Uckeradt-Kirchelp Altenkirchen, Andelfingen, Offenburg, Iller, Hohenlindem ed in vari assedi.

Nel 1801, elementi prelevati da diverse unità Freikorps, fra cui le due sopraelencate, danno origine al primo Tyroler Jäger Regiment che nel 1805 assumerà il numero 64. Nello stesso anno il Tirolo viene conquistato ed annesso al regno di Baviera: il reggimento verrà sciolto ed i suoi componenti combatteranno valorosamente, per un decennio, in altre unità.

Nel 1814, con il ritorno del Tirolo all’Austria, viene immediatamente ricomposto il Rgt. Tirolese che nel 1816 diventa di proprietà dell’imperatore assumendo il nome onorifico di Kaiserjäger, con cui combatterà nelle tre guerre risorgimentali Italiane (Vivere il risorgimento schiera una unità con le divise della Prima e della Seconda guerra d’indipendenza ).

Nella Prima guerra di indipendenza,inquadrati nel primo Corpo con la brigata Wohlgemuth, i Kaiserjäger del 4° Btg. combattono a: Milano, Pastrengo, Sommacampagna ed a Custoza.

A Goito una loro compagnia ferma i bersaglieri, un’ unità di volontari Mantovani ed il reggimento piemontese “Real navi” davanti al ponte di Goito permettendo ai genieri austriaci di minarlo e poi farlo saltare.

Nella seconda Battaglia di Goito il 4°Btg. Kaiserjäger, alla testa della sua brigata, conquista cascina Gobbi.

Nella seconda Guerra d’indipendenza i Kaiserjäger partecipano a tutte le battaglie.

A Melegnano difendono il cimitero strenuamente. A Magenta conquistando un cannone, uccidendo il generale Espinasse degli Zuavi e difendendo fino alla morte Casa Giacobbe.

Il 24 giugno vengono impegnati tutti e 6 i Rgt. disponibili nella difesa delle colline di Solferino e della collina di San Martino. Moltissimi saranno gli atti di valore e le decorazioni distribuite.

Il 4° Kaiserjäger combatte a Montebello ed a Solferino dove difende per l’intera mattinata le alture attorno al cimitero con grande valore (riconosciuto anche dagli Italiani nella relazione dello Stato Maggiore pubblicata nel 1912).

Nella terza guerra di indipendenza il 4° Btg, è a Custoza con la Brigata Weckbecker e (affiancato ai reggimenti Baviera e Don Miguel) ed attacca frontalmente Monte Croce costringendo i bersaglieri del 37°rgt.,schierati a difesa della posizione, ad arretrare fino alla cima dove dovranno intervenire i granatieri di Sardegna per ributtarlo a valle.

Dopo un secondo sanguinoso assalto al monte (anch’esso respinto), il 4° attacca nella gola di Staffalo dove decima una compagnia del 30° Rgt. Bersaglieri ed ingaggia alla baionetta le altre unità.

Anche qui verrà respinto e si ritirerà verso Cà del Sole (in questa battaglia il 4° rgt. subirà perdite addirittura più gravi di quelle avute a Solferino).

Impossibile elencare tutte le battaglie del 1900: i Käiserjager, insieme agli Alpini Italiani, diventeranno uno dei miti della Prima guerra mondiale.

Le unità da montagna Austro-tedesche saranno considerate (insieme ai paracadutisti) unita d’élite anche nelle Seconda guerra mondiale.